mercoledì 6 marzo 2013

Capitolo 4 - Stagione 2 (di Moreno Pavanello)


20 ottobre 2013.
Egitto, in quota sopra il deserto libico, all'altezza del tropico del Cancro.

Il Super Heavy Rain, rannicchiato nella posizione del loto, fluttuava tra le nuvole, comandando al vento e alla pioggia. Legato al Grande Toth da un vincolo di riconoscenza per averlo fatto evadere dal Cesor, usava il suo potere di controllo atmosferico per trasformare il deserto in un giardino e regalare un nuovo futuro all'Egitto.

* * *
Baraccopoli intorno al Cairo.

Ogni giorno si aggiungevano nuove catapecchie, mentre quelle vecchie venivano puntellate e rinforzate. Quelle più vicino al centro si trasformavano in vere e proprie abitazioni, oppure venivano demolite per far posto ai nuovi arrivati quando i loro proprietari se ne andavano, dopo aver ottenuto ciò per cui erano venuti.
La povertà era tale da squarciare i cuori. Ci si abbeverava nelle fogne e si cercava da mangiare nella fauna che le infestava. I malati morivano, e i morti venivano gettati in fosse comuni e poi bruciati. Ma la gente era comunque felice, e regnava ovunque un senso di trepidante attesa.
Tutti aspettavano il loro turno.
Tutti sapevano che sarebbero stati soddisfatti.
Tutti rivolgevano le loro preghiere a colui che, nelle loro menti semplici, chiamavano ormai faraone, anche se il suo titolo ufficiale era ancora presidente.

* * *
I laboratori nei piani bassi del palazzo del Grande Toth.

La coda all'esterno era sterminata, ma tutti aspettavano in silenzio, con un sorriso pacifico sul volto. Tra poco sarebbero stati toccati dalla luce del divino. Tra poco anche loro avrebbero ricevuto la sua benedizione, e una piccola parte del suo potere.
All'interno, gli scienziati provenienti da ogni parte del mondo erano impegnati nel loro lavoro con calma ed efficienza. Creare Girini era considerato fuorilegge quasi ovunque. Ma era redditizio, perché tutte le organizzazioni malavitose avevano bisogno di esseri in grado di contrastare i Super governativi e i vigilantes solitari. Nessuno di questi geni ha ritenuto opportuno rifiutare, quando il Grande Toth ha offerto loro l'impunità, la sicurezza e un ricco compenso, in cambio dei loro servigi.
Peccato non aver potuto reclutare il migliore di tutti loro, Spencer Grant, alias Ulysses.
Peccato anche che non ci fosse traccia di Teleforce in quei laboratori. Ma con le terapie genetiche, gli innesti bionici, le droghe potenzianti, gli impianti di naniti, si potevano ottenere comunque ottimi risultati.
Alla gente comune il Grande Toth concedeva i potenziamenti più semplici. Aumento della forza, sviluppo dei sensi, cosette così. Non poteva esserci miglior difesa di un popolo felice, benestante e, soprattutto, adorante. Lui stesso aveva posto la prima pietra della sua chiesa tramite i suoi Canopi mescolati tra la gente.
Alle organizzazioni malavitose all'estero vendeva potenziamenti più evoluti. Un fiume di denaro che entrava nelle sue casse, e che utilizzava per migliorare la condizione del suo paese.
Ma i potenziamenti migliori li riservava per il suo esercito.

* * *
La sala grande del palazzo del Grande Toth.

Wael Ghaly sostava di fronte alla statua del dio al quale aveva preso il nome, Thoth. Il dio della saggezza. Imponente anche in mezzo all'opulenza che caratterizzava tutta la sala.
Enormi colonne dorate, archi, arazzi, statue raffiguranti divinità senza più fedeli e geroglifici alle pareti che quasi nessuno al mondo era in grado di interpretare, perfette riproduzioni di reperti dell'antico Egitto.
Un tempo riempiva quel salone molto più spesso di ospiti importanti, ascoltando risuonare le voci dei diplomatici e carpendo i loro segreti nelle chiacchiere che scambiavano tra loro a bassa voce, grazie ai microfoni nascosti ovunque. Dall'incidente Mezzanotte, invece, i suoi rapporti con il resto del mondo si erano fatti sempre più freddi. La sua parte nell'affare si era venuta a sapere. Non era di dominio pubblico, ma chiunque avesse una carica diplomatica al mondo sapeva di chi era stata moglie Ammit.
Non era sua la colpa se ad Admiral City Ammit aveva perso il controllo e aveva fatto quello che aveva fatto, ma di quel figlio di puttana di Romney. Ma la gente non capisce queste sottigliezze.
Al tempo dell'evento Mezzanotte, non era stato saggio quanto il dio dalla testa d'ibis rappresentato in quella statua e nel bastone al quale si appoggiava. Non aveva il controllo su tutte le variabili. Non aveva accesso a tutte le informazioni. Ora si era fatto più furbo.
Dopo il flare di Teleforce, dopo che Isabelle ebbe toccato le menti di tutti i Super del mondo, il potere di Ghaly si era evoluto. Ora, ogni suo canopo possedeva le stesse capacità dell'originale e poteva crearne altri. Ognuno di loro era il Grande Thot, non solamente una copia. E tutti erano interconnessi in una rete mentale grande quasi quanto il mondo.
Abbassò gli occhi, mormorando: «Grazie del regalo, Isabelle.»

* * *
Washington, Campidoglio, aula del Senato.

Il senatore dell'Oregon rivolse il suo miglior sorriso finto al presidente Romney, mentre gli stringeva la mano subito dopo la riunione. Avrebbe potuto ucciderlo in quel momento per quello che aveva fatto a Isabelle. Ma non era ancora tempo.

* * *
Francoforte, Euro Tower, sede della Banca Centrale Europea.

Michele Francini, membro per l'Italia del comitato esecutivo della BCE, strizzò l'occhio a una stagista.

* * *
Berlino, palazzo del Reichstag.

Victor Leimart, deputato del Bundestag tedesco, inviò mentalmente un fischio d'apprezzamento alla stagista della BCE. Ma anche quella che aveva per le mani lui non era niente male.

* * *
Bruxelles, sede di Fortress Europe

Maurice Gassel, sempre più frustrato vedendo le fortune che capitavano agli altri Canopi, era costretto a racimolare le sue informazioni origliando alle porte e hackerando i pc della sede. Non era riuscito ad andare oltre al ruolo di segretario.

* * *
Piano interrato del palazzo del Grande Toth, sala monitor.

Una decina di Wael Ghaly raccoglieva e metteva per iscritto le informazioni più importanti che arrivavano dalle dozzine di canopi sparsi nei parlamenti di molte nazioni, nei consigli d'amministrazione delle ditte più importanti, nelle segreterie delle organizzazioni più influenti.
I loro volti erano illuminati dalla luce degli schermi, sintonizzati su tutti i canali televisivi greci.
Wael Ghaly considerava quello che stava accadendo in Grecia fonte di grande preoccupazione.
L'Hypotetical Incorporated era un'organizzazione troppo simile alla sua. E anche i suoi scopi non parevano essere molto diversi.
Potere, che altro?
E la Grecia era davvero troppo vicina all'Egitto.
Dopo essere giunto a un vantaggioso accordo con le tribù insurrezionaliste del sud, ora la minaccia veniva dal nord.
O dal sud, dal punto di vista di Kedives.
Perché il Grande Toth non aveva nessuna intenzione di stare a guardare mentre quello espandeva la sua influenza in Europa.
Ma Kedives aveva un grande vantaggio. Aveva la Teleforce.
Impossibile capire come se la fosse procurata. I suoi Canopi in Grecia erano riusciti ad arrivare ad Atene, ma non oltre. Ciondolavano in giro come stupidi turisti. Infiltrarsi nell'infrastruttura governativa sembrava impossibile. Quando aveva provato a sostituire uno dei Canopi a un membro del parlamento l'avevano individuato subito e abbattuto a fucilate. Sistemi di sicurezza innovativi, o un Super con un qualche potere che gli permetteva di individuare anche le scarse tracce di teleforce contenute nei Canopi.
Al pianoterra era pieno di dannati geni. E nemmeno un grammo di teleforce pura da far loro analizzare. Con dei semplici Girini non avrebbe mai potuto competere, per quanti fossero e quanto potessero evolversi.
Ma forse c'era un'altra strada da percorrere.
* * *
Santorini, piazza centrale di Fira.

Wael Ghaly, mimetizzato tra i turisti, riprendeva con una telecamera la distruzione causata dal primo risveglio dei poteri di Valerie Brussard, e il centinaio abbondante di militari nervosi che circondavano l'epicentro dell'esplosione psichica. Gli elicotteri in cielo stavano ancora lottando per recuperare l'assetto dopo l'onda d'urto.
Se avessero saputo di chi era figlia, avrebbero mandato molti più uomini. O schierato quelli potenziati.
Il potere della ragazza era grezzo. Ma grazie a ciò che aveva sottratto ai laboratori di Angela Solheim a Savannah avrebbe potuto controllarlo, dirigerlo, perfino aumentarlo.
La Grecia aveva un nuovo dio in Loxias.
All'Egitto il solo Toth sarebbe potuto non bastare.
Ne serviva un altro.
Valutò la situazione. Tra la folla c'erano tredici Canopi. Tutti immortali, e ogni loro parte staccata avrebbe generato un nuovo Canopo. Sarebbero riusciti a sottrarre la ragazza all'esercito?
Probabilmente sì, se tra quelli non ci fosse stato nessun Super. Ma c'era il rischio che decidessero di radere al suolo l'intero paese dagli elicotteri. La ragazza sarebbe probabilmente sopravvissuta, ma Ghaly non l'avrebbe più ritrovata.
Nemmeno Kedives, però.
Stava per passare all'azione, quando alcuni militari si spostarono liberandogli la visuale. Zoomò con la telecamera sulla ragazza e sull'uomo che si stava chinando su di lei, con fare protettivo. L'uomo si voltò, e riuscì a vederlo in faccia.

* * *
Bunker segreto del Grande Toth, località ignota

Il corpo originale di Wael Ghaly galleggiava in una vasca piena di un liquido torbido e fluorescente. Le cannule infilate nelle sue braccia gli portavano il nutrimento e i medicinali che lo mantenevano in coma farmacologico, rallentando i suoi ritmi vitali. Una maschera sul viso gli portava il poco ossigeno che gli serviva. Un'incredibile quantità di macchinari sparsi per la stanza buia controllava i suoi bioritmi.
Quando i suoi Canopi erano diventati lui stesso, aveva deciso che non era più il caso di mostrare al mondo l'unica sua parte vulnerabile. Il suo vero corpo era nascosto, inaccessibile, addormentato per non patire la noia. Viveva attraverso il suo potere.
Ora il dormiente digrignò i denti. Un sibilo uscì dalle labbra tirate, raccolto dalla maschera per l'ossigeno, ripetuto identico dal centinaio di copie sparse per il mondo.
«Old Timer. Maledetti.»

- - -

Capitolo scritto da Moreno Pavanello (Storie da Birreria blog)


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Impaginazione a cura di eBookAndBook
Grafica a cura di Giordano Efrodini

45 commenti:

  1. Domanda: dato che i Canopi dovrebbero essere repliche identiche del Grande Toth, come mai possono assumere tutte queste diverse identità? Altra domanda: se ogni Canopo è autonomo, come mai l’originale riesce a controllarli (dovrebbero avere una volontà propria per essere operativi)?

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  2. Già, me lo chiedo anche io.
    A parte questo il capitolo si legge bene.

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  3. Mi unisco al dubbio sollevato da Angelo, mi è venuto identico anche a me mentre leggevo...

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  6. unisco i commenti in uno solo per non fare spam.

    I canopi non erano repliche identiche nemmeno nella stagione 1.
    Capitolo 20, di Matteo Poropat:

    Premette le lame alla base del dito indice [...] amputandosi il dito. [...] Il dito caduto a terra [...] ribolliva di vita innaturale. Wael si concentrò per indirizzare quella crescita. I canopi [...] tendevano a essere repliche esatte in ogni dettaglio. [...] Ma [...] preferiva scegliere forme diverse. Con un ghigno soddisfatto ammirò la creatura sanguinante venir lentamente ricoperta dall'epidermide rosata e fastidiosa che le regalava gli ultimi dettagli delle fattezze di Mitt Romney.

    Come vedete, in quel caso non ho inventato niente. Semplicemente, Ghaly ha sempre potuto modificare la forma de suoi canopi, già prima del flare di Teleforce.


    Non mi sembra di aver scritto da nessuna parte che lui controlla i canopi. Pensavo più a una mente collettiva. Ogni canopo è autonomo e allo stesso tempo interconnesso in una comunicazione telepatica con tutti gli altri, in qualsiasi parte del mondo. Mi dispiace che non sia abbastanza chiaro.

    Anche questo, comunque, era già evidente nella stagione 1.
    Capitolo 32, di Smiley:

    [dopo il flare di teleforce]
    [Yell spara a un canopo, questo si rialza e i brandelli di carne staccati si mutano in altre copie del grande Thot]
    [...]
    Il Grande Toth rise. «Ora sono lui, ho i suoi ricordi, provo le sue stesse sensazioni. E lui lo sa. Siamo la stessa persona. È in contatto con me, e io lo sono con lui. Qui dentro.» Si picchiettò la fronte con le dita. «Fino a prima che tornasse la notte, ero uno dei suoi canopi. Uno dei suoi surrogati.

    Ho fatto i compiti, io, cosa credete? XD

    Io ho portato qualche innovazione solo all'ambientazione egiziana. I poteri del Grande Thot sono esattamente gli stessi che aveva alla fine della stagione 1, quindi non ho ritenuto necessario spiegarli più a fondo.

    Come ulteriore precisazione, se vi serve, nel capitolo 32 Eyes Without A Face riesce a uccidere i canopi recidendo il loro legame con la rete neurale. Si presume quindi che, pur essendo individui autonomi, debbano essere comunque collegati alla fonte (il Ghaly originale nascosto nel bunker segreto) per poter rimanere in vita. Ergo, se si uccidesse, o quantomeno si riuscisse a isolare il Ghlay originale, i canopi morirebbero tutti.
    Ribadisco che non ho inventato niente ma solo ripreso ciò che che era successo al termine della prima stagione, immginando come uno come Toth avrebbe potuto utilizzare il suo potere evoluto in questo modo.

    Per ulteriori precisazioni e curiosità, vi aspetto domani sul mio blog per l'ormai immancabile making of!

    Il Moro.

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  7. Non ho capito come il super che appare all’inizio potrebbe trasformare il Sahara in una rigogliosa pianura tutto da solo col potere meteorologico, visto che per quanto faccia piovere sulla sabbia quello che otterrà sarà sabbia bagnata. Tanta sabbia bagnata. Tanta, eh. Va beh, comunque lo si può sempre far lavorare in tandem con esperti in terraformazione o quello che è, dopotutto non basta un innaffiatoio per fare di una spiaggia un giardino.

    Per quanto riguarda il Grande Toth, mi ricordavo del potere di variare l’aspetto dei cloni, ma non dell’interconnessione tra loro in LAN o come funziona adesso che è cambiato il provider. Piuttosto mi ha perplesso l’esilio in coma dell’originale. Va bene, adesso tutti i Canopi sono Toth – anche se sempre e solo fino a un certo punto – ma il fatto che Wael si tolga dai giochi in questo modo (con un coma farmacologico) mi perplime, sembra una mossa dovuta più al power play che alla logica. Elimina il tallone d’Achille, certo, ma lascia tutto in mano ai suoi minions.

    Sull’argomento faccio l’esempio dell’altro “clonista” che conosco meglio, Jamie Madrox AKA Uomo Multiplo della Marvel: anche i suoi cloni sono sempre Jamie, ma non del tutto, sono parti di lui e a lui subordinati, tranne alcuni casi ribelli più recenti che sono fuggiti facendosi vite proprie fino a che non vengono recuperati e ri-assorbiti. Adesso però non fraintendermi, non dico che quello sia l’unico modo giusto per scriverne, ma quando si usa un personaggio del genere – specie con l’Ego di Wael – e non si considera una mente originale che domina le altre, rendere una cooperazione del genere si fa molto ma molto complicato.
    Capisco cosa vuoi intendere, è una sorta di formicaio senza Regina, come se la mente principale non controllasse in remoto ma fosse distribuita e “disciolta” in tutti i Canopi. Già, ma una Regina c’è, e in questo momento è in infusione come una tisana. Questo fa del Wael originale solo un corpo o un ganglio nervoso da tagliare per bloccare il potere dei cloni – se non altro un punto debole è rimasto, anche se quasi irraggiungibile – anche se non si capisce bene come mai pur essendo andato oltre i confini del suo corpo ed aver espanso la propria mente tra individui diversi eppure uguali in grado di replicarsi non sia riuscito a lasciarsi alle spalle questa necessità di conservare la matrice di stampa.

    A questo punto mi aspetto e auspico, come minimo, che Wael impazzisca, anche perché il numero di cloni da gestire in network (Malkavian network, magari) è un tantino alto anche per lui, visto che Prezzemolino II (scusa Eddie, ma adesso Toth ha diritto al nickname quanto te) me lo sento ormai come una spada di Damocle che potrebbe sbucare fuori da ogni parte, da solo o in gruppo.

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    1. Va beh, ho capito, non riesco a spiegarmi quando ho un limite di parole, la prossima volta mi do all'ippica.
      Per la trasformazione del deserto ho già scritto qualcosa nel making of che esce domani. Lo so anch'io che la pioggia non basterebbe, ma non mi bastavano i caratteri per spiegarlo meglio.
      per l'interconnessione del Grande Toth, come spiegato nel capitolo 33 della stagione 1 (prima ho scritto erroneamente 32, giusto per creare un altro po' di confusione), l'unico modo per uccidere i canopi è di staccarli dalla rete, quindi non mi sembra così sbagliato che Ghaly voglia preservare il nucleo centrale di questa rete. Per come l'ho vista io, non esiste più una "mente" centrale, è sparita nel momento del flare di teleforce, come più o meno spiegato nel capitolo 32 della stagione 1, ma ho voluto lasciare un punto debole mantenendo un "corpo" centrale, un perno esclusivamente fisico. L'unica nota di "power play" che ho volutamente inserito è che alla vista di Bannon anche il corpo centrale ha una reazione, che secondo logica non avrebbe motivo di esserci.
      Va beh, ragazzi, scusate se non sono stato abbastanza chiaro.
      Non conosco quel personaggio Marvel, mi sembra però che ci fosse in uno dei film degli X-men... vero? Non mi sono ispirato a lui, comunque, il Grande Toth l'ho preso di peso dalla stagione passata. O da come l'ho interpretata io, diciamo.
      Il Moro

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  8. @ Il Moro
    Vabbè dai alla fine è un gioco, l' importante è che tu ti sia divertito a scrivere il capitolo e i lettori a leggerlo, questo é ciò che conta davvero.

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  9. Non ho trovato nulla di troppo complesso nel potere di Toth. Non ricordavo gli ultimi dettagli della prima stagione al riguardo ma come hai evidenziato li hai sfruttati e riportati bene (hai fatto i compiti a casa sì!). Mi ricorda parecchio un certo Pain di Naruto...
    Comunque sia bel capitolo, m'è piaciuto questo sguardo sull'Egitto e le magagne che si becca nonostante tutte le potenzialità e l'infiltrazione selvaggia :D Bello! Per quanto riguarda l'uomo che innaffia il deserto suvvia, c'è gente che rutta lava, non mi sembra una cosa tanto assurda come cosa questa. Una giustificazione la si può trovare!

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  10. In colpevole ritardo, vi segnalo il making of del capitolo 4. Lo trovate qui:
    http://storiedabirreria.blogspot.it/2013/03/2-minuti-mezzanotte-nativity-il-making.html
    Il Moro

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  11. Chi ha letto il making of sa che del capitolo 4 avevo scritto una prima stesura COMPLETAMENTE diversa da quello che avete letto qui sopra... e secondo me anche migliore. Se vi interessa, come bonus o come curiosità, trovate questa prima stesura su
    http://storiedabirreria.blogspot.it/2013/03/2-minuti-mezzanotte-nativity-il.html

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    1. Guarda, secondo me il capitolo che intendevi pubblicare al posto di questo avrebbe creato casino e null'altro.

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    2. La versione pubblicata è molto più coerente rispetto alla prima stesura.
      Tienilo buono per uno spin-off!

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    3. Mi sembra che anche questo di casino ne abbia creato abbastanza... :-D
      Comunque ho fatto bene a mandare questo, allora!
      Il Moro

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  12. A me è piaciuto il ritorno del Grande Toth in pompa magna.
    Il fatto che si sia infiltrato ovunque può avere innumerevoli sviluppi, e trovo giusto che uno dei personaggi migliori della season one (secondo me) abbia ancora un ruolo di rilievo! :)

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  13. "o un Super con un qualche potere che gli permetteva di individuare anche le scarse tracce di teleforce contenute nei Canopi." ihihi, tipo Flavio Sabini? :)
    Ho potuto leggerlo solo adesso, perché da un paio di mesi sono talmente zeppo di impegni da non riuscire quasi a mingere. Va beh.
    Dunque:
    questo è il miglior capitolo che io abbia letto fino ad ora, ma non è bello. non è il miglior Moro questo. Però è quello che meglio ha spiegato cosa succede nel mondo di Nativity: lo ha fatto in modo semplice, forse poco scenico, ma talmente chiaro che non ho avuto bisogno di quattro riletture per capire cosa cavolo stessi leggendo.
    Detto ciò, starei attento a spargere potentissimi canopi come quelli per il mondo, perché la situazione rischierebbe di sfuggire di mano agli autori che vengono dopo. Farei più di un accenno ai girini. a quanto ho capito, dovrebbero essere i veri protagonisti di Nativity e invece a farla da padroni, in un modo o nell'altro, sono ancora i super potentissimi e, dopo un po', noiosissimi.
    Forse la descrizione della felice povertà nell'Egitto di Ghaly è poco tratteggiata. Io per esempio avrei descritto i cristiani che recuperano e riciclano la spazzatura e vivono nelle baraccopoli, oppure i poveracci che vivono nei cimiteri, al piano superiore dei mausolei, perché a quello inferiore ci sta il morto. Passando di notte di fianco a uno di quei cimiteri, si vede uno spettacolo di tante lucine che sembrano fuochi fatui.
    Brillano, brillano e ogni tanto vengono nascoste dalla sagoma di un uomo o di una donna, di un vecchio o di un bambino: gli abitanti della tomba.

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    1. Però è quello che meglio ha spiegato cosa succede nel mondo di Nativity.

      In base a quale metro di valutazione?
      A giudizio oggettivo di chi?

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    2. Al mio metro di valutazione, ovvio ;)
      e sempre a mio giudizio oggettivo, siccome il commento è mio ;)

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    3. Il vero tocco di classe è l'osservazione sull'aver dovuto leggere quattro volte gli altri capitoli per capirli.
      Che, a mio giudizio soggettivo ci dice di più sul lettore che non sugli autori, che comunque ringraziano commossi per tanta dedizione.

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    4. Sì, il giudizio è soggettivo e non oggettivo ;) dunque, che dire: ho espresso il mio parere, ammetto, non prettamente tecnico questa volta, ma un gradino più istintivo. E' vero, i primi tre capitoli li ho dovuti rileggere più volte, cosa che non mi era successa con 2MM Prima Stagione. Questo del Moro, anche se, come ho già detto, non è bellissimo (mia opinione come tutto ciò che ho detto prima in questi due commenti), l'ho capito subito e ho compreso dove, più o meno, secondo me (mia opinione come tutto ciò che ho detto prima in questi due commenti) potrebbe andare a parare 2MMN.
      Offendersi per questo?
      Mah.
      Io, anzi, ne sarei interessato, ergo: sarei interessato a commenti simili sui miei lavori, perché mi stimolerebbero a chiedermi "perché questo qui dice così?" "dove sbaglio, se sbaglio?".
      Avere, secondo me, tutti commenti che dicono "che bello" è un pochino, boh, vuoto per un autore, no? Coi "che bello" non si cresce come autore, ne come individuo inserito in un contesto sociale.
      Io appresso sempre questa comunità di bravi scrittori, proprio per gli scambi di vedute, le discussioni, eccetera.
      Apprezzo, come ho già detto, le iniziative di Alex, di Davide, di Mr Giobblin e degli altri scrittori. Apprezzo il tempo che passate dietro il pc per noi/voi.
      Ma questo credevo fosse evidente, altrimenti non sarei qui a leggervi e a commentarvi. farei altro.
      Quando, a mio parere, fate bene e siete bravi, a mio parere, sono sempre uno dei primi a dirvelo.

      Saludos ;)

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    5. Intervengo solo per chiarire questo punto:

      "Io, anzi, ne sarei interessato, ergo: sarei interessato a commenti simili sui miei lavori, perché mi stimolerebbero a chiedermi "perché questo qui dice così?" "dove sbaglio, se sbaglio?"

      Il problema è che non indichi dove si sbaglia e perché si sbaglia, ergo sembra una cosa detta così per dire.
      Invece sarebbe gentile e interessante indicare le parti poco chiare.
      Ma sarebbe anche didascalico, visto che questa è una RR, non l'accademia della Crusca.

      In breve, nessuno ti vieta di criticare, ma se alla critica mancano i riscontri oggettivi, tutto perde significato, no? ^^

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    6. Sì, più che una critica è un'opinione soggettiva. Di solito faccio critiche, ti capisco; per trasformare anche questa in una critica dovrei trovare il tempo (lo farò ;) per commentare per bene ogni singolo capitolo scritto fino ad ora. E questo non per rompere le scatole a voi/noi, ma per dire come - secondo me - si potrebbe migliorare questa parte piuttosto che quella, eccetera.
      Saludos ;)

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  14. Non posso dire che questo capitolo mi abbia detto molto, dà la sensazione di molte parole sprecate e poca vera sostanza, soprattutto quando si arriva alla schizofrenia di gente che è felice pur vivendo in una povertà da straziare il cuore.
    I canopi che rimirano le ragazze sono, parere personale, un inutile tocco trash.
    E poi, se tutti i Canopi sono connessi in una gigantesca LAN, a che scopo trascrivere cose su un computer hackerabile quando hai decine (centinaia?) di teste che possono accedere alle informazioni in qualunque momento in completa sicurezza?

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    1. Sai che ti dico? Hai ragione. Questo capitolo fa un po' schifo. Colpa mia. Gli spin-off mi sono venuti meglio.
      Potrei difenderlo in diversi modi (e ci ho già provato, nei commenti precedenti e nel making of), ma il fatto stesso che abbia bisogno di essere difeso è evidente indice delle sue mancanze/brutture. A qualcuno è pure piaciuto, ma i suoi difetti sono evidenti anche a me che l'ho scritto.
      Qualsiasi giustificazione lascia il tempo che trova, quindi evito. Spero solo di non aver incasinato la vita agli autori successivi.
      Il Moro

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    2. "Gli spin-off mi sono venuti meglio". Il che, essendo i tuoi racconti avulsi dalla trama di 2MM, e anche dal 90% degli altri spin-off scritti dai colleghi, vuol dire che reputi il mondo di 2MM - più o meno inconsciamente - una cosa mediocre.

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    3. Non ho capito il ragionamento che ti ha fatto arrivare a questa conclusione. Io credo che gli spin-off mi siano venuti meglio di questo capitolo. Punto. Non meglio degli altri spin off nè del resto di 2MM. Davvero, cado dalle nuvole. Perché pensi questo, affibbiandomi tra l'altro pensieri inconsci come se io non fossi in grado di collegare il cervello alle mani quando scrivo?

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    4. Allora, sarò breve.
      Io e altri autori di 2MM abbiamo un'impressione strana, fin dall'inizio del progetto, accentuatasi in momenti diversi. Ossia dell'esistenza di un gruppetto molto piccolo di "dissidenti" che se la canta e se la suona, che giudica i risultati altrui partendo dal presupposto (del tutto erroneo), di saper fare meglio.
      Che sia così consciamente o meno, non te lo so dire. Ma ti posso assicurare che è un sentore piuttosto diffuso.
      E anche abbastanza irritante.

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    6. mi piacerebbe sapere quando ti/vi ho fatto pensare una cosa del genere. Se pure io fossi uno di quelli che "pensa di saper fare meglio", i risultati in termini di commenti e letture dei racconti mi avrebbero già dovuto far cambiare idea da un po'. Ora, se da una frase che io riporto qui testualmente:
      "Questo capitolo fa un po' schifo. Colpa mia. Gli spin-off mi sono venuti meglio."
      tu capisci che penso che il lavoro degli altri sia peggiore del mio, allora forse parliamo lingue diverse. Sono io stesso che ammetto di non aver fatto un buon lavoro e di essermene reso conto, e mi sono pure scusato. Nè mi sembra di aver mai insultato nessuno. Può darsi che nei commenti che ho lasciato ai primi capitoli e ai primi spin-off degli altri autori abbia fatto un po' il precisino antipatico, sottolineando qualche difetto, non ricordo bene ma può darsi. Ma questa cosa non si ripete già da un pezzo, e comunque io posso apprezzare se vengono sottolineati miei difetti perché può anche servirmi a migliorare. Non che mi faccia piacere, è ovvio, ma sono in grado di capirne l'utilità. Con questo commento, invece, mi dai l'impressione che tu/voi vogliate solo sentirvi dire quanto siete bravi.

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    7. Non hai capito nulla e io non ho tempo di polemizzare.
      Se altri vorranno spiegarti ciò che per molti di noi è ovvio, lo faranno.

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    8. Va bene, allora continua pure a insultarmi senza spiegarmi perché.
      Sono relativamente nuovo nella blogsfera, e può darsi che non abbia presente alcune regole di "netiquette" che ad altri sembrano ovvie. Nel caso, chiedo scusa a quanti possano essersi sentiti insultati da qualche mio comportamento.
      Non so se lanciare il sasso e poi nascondere la mano come stai facendo tu rientri in queste regole.
      Comunque il mio indirizzo mail ce l'hai, se vuoi continuare la discussione senza intasare i commenti con una polemica che c'entra con l'opera solo fino a un certo punto.

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  15. Caro Moro, il tuo capitolo (sia la prima versione che la seconda) come altri tuoi scritti, hanno secondo me, ma secondo anche altri, un problema principale: sono troppo didascalici nella forma, è tutto troppo spiattellato. Inoltre a volte cisono delle grosse conraddizioni,(come i disperati che mangiano nelle fogne ma sono comunque contenti). Alcune idee non sono male ma è sempre la forma che le compromette.
    Inoltre, come hai sostenuto anche tu, a volte hai avuto u atteggiamento troppo da professore che predica bene ma razzola male. Forse prima d'ora nessuno te lo aveva detto chiaramente perchè comunque hai dimostrato di non essere offensivo con nessuno.
    Comunque a volte nei tuoi commenti e in quelli di Nicolini traspare un po' questo senso di supariorità, che mal si accettano in chiunque acnhe nel massimo degli scrittori.
    Spero di essere stato chiaro, sarò stato anche sgradevole, suppongo, ma spero che tu prenda il mio commento come un elemento per costruirci su e migliorarti e non per offenderti.
    Forse avrò perso un lettore ma magari guadagneremo tutti uno scrittore migliore.

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    1. Non hai perso un lettore, tranquillo. E grazie per la spiegazione.
      Sono conscio del fatto che sia più facile vedere la pagliuzza nell'occhio degli altri che la trave nel proprio, perciò mea culpa.
      Per quanto riguarda lo spiattellare tutto, già sapevo che io "spiego" molto più degli altri autori che hanno partecipato a questa round robin, ma pensavo che fosse una questione di gusti più che altro, nel senso che io preferisco questo stile. Però, se esagero e dico troppo, facendolo diventare non più una scelta di stile ma un errore, buono a sapersi, vedrò di correggere il tiro nei miei eventuali prossimi scritti.

      Per quanto riguarda l'atteggiamento da precisino, non l'ho fatto con malizia, ma posso dire che è un atteggiamento dovuto al fatto di vedere l'opera come un qualsiasi lettore. Come lettore, penso di poter tranquillamente criticare anche l'ultimo libro di Stephen King se ci sono delle cose che non mi sono piaciute, anche sapendo che come scrittore sarà sempre e comunque molto più bravo di me. Quando qualcuno critica un calciatore di serie A perché ha sbagliato un'azione, immagino che sappia che quello sarà sempre un calciatore migliore di lui, no?
      Gli autori che si sono sentiti infastiditi da qualche mio commento sappiano che io ho solo espresso la mia personale opinione, e che chiedo scusa se l'ho fatto in un modo fastidioso.
      ciò detto, se uno dei racconti scritti da te o da altri dovesse non piacermi, spero di potertelo dire senza che tu ti senta offeso. A livello teorico, perchè nel caso mi terrò ovviamente la cosa per me.

      Voglio specificare che, se ho risposto alle prime critiche a questo capitolo con fiumi di parole, non è stato per difendere la mia capacità di scrittore, ma per puntualizzare alcune cose che non ho spiegato perché le ho semplicemente prese dalla prima stagione. Come ho già detto, dei difetti di questo capitolo mi sono già reso abbondantemente conto, e non ritengo offeso da nessuno dei commenti a riguardo.

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    2. Hey Max!
      Sorry se sembro un professore (anche se a me sembra di non sembrarlo, ma questo è un parere soggettivo).
      Ripeto: apprezzo le attività di Alex e degli altri blogger. Si fanno il culo di brutto per farci leggere aggratis bellissime storie.
      Quando una cosa non mi piace o non mi soddisfa (e sottolineo il "non mi") lo dico. L'ho detto del Moro, l'ho detto dei tre precedenti capitoli di 2MMN, lo dirò anche di te se scriverai qualcosa che, per me, non è bella. Cerco spesso di corredare le opinioni sugli scritti di dettagli tecnici.
      Detto questo, sono mie opinioni e io non sono precisino, o mi vanto d'essere superiore o cose così, dai!
      Siamo qui per leggere e scrivere cose belle ;)
      Nessuno di noi ha voglia di fare polemica, ma di leggere e scrivere cose belle ;)
      non hai perso neanche me come lettore! ci mancherebbe!
      mica siamo in Unione Sovietica o in Corea del Nord!
      Saludos!

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    3. Sì, l'impressione generale è quella che ha sostenuto Massimo e Alex, circa l'esistenza di un gruppetto. E la volontà di fare i precisini.

      Questo per dire che non sono i soli visionari, a riguardo.
      Comunque, vi siete spiegati, tutto è avvenuto in modo civile, questo è molto positivo.

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    4. Anche io sono soddisfatto della discussione! Usiamola per far crescere ancora il progetto.

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    5. Yeah MAX! ;)
      nessun gruppetto Hell ;)

      Saludos!

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  16. Capitolo molto incasinato, non ci ho capito granché. Sembra che l'autore abbia voluto mettere tanta carne al fuoco, ma un po' a casaccio.
    In compenso ho letto l'alternativa, il capitolo inedito che avrebbe dovuto sostituire questo (del medesimo autore, giusto?) e l'ho trovato decisamente brutto. Meglio questo.

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  17. Molti personaggi, con la stessa identità. Mi è piaciuto il buon potenziale rivelato dal Grande Thoth, anche se non ho ben capito l'importanza del "dio della pioggia". Anch'io avevo pensato a canopi "cloni", piuttosto che diversi tra loro, ma in effetti ricordavo male.
    Per il resto, ho preferito non leggere lo scambio fra i commenti dato che sono tremendamente indietro...

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